giovedì 24 gennaio 2013

GUIDA PRATICA ALLE LEGUMINOSE

Le leguminose sono fra le più antiche piante coltivate. Sono importantissime nell'alimentazione e questa categoria di piante comprende oltre 13000 specie, seconda solo ai cereali nel fornire calorie e proteine alla popolazione mondiale. Le leguminose si combinano con le proteine dei cereali formando proteine complete.
Spesso le leguminose vengono definite "la carne del povero" ma oggi è meglio chiamarle "la carne del sano". Molte leguminose, e in particolare la soia, hanno vantaggi salutari notevoli.
Un'alimentazione ricca di leguminose viene usata per abbassare il colesterolo, per aumentare l'equilibrio dello zucchero ematico nei diabetici e per proteggere da molti tipi di cancro. Le leguminose contengono molte sostanze importanti, sia nutrienti sia non nutrienti.
Sono molto simili per forma e struttura. Il cotiledone, come l'endoderma dei chicchi, determina il contenuto nutrizionale del seme; la sua funzione è quella di fornire il nutrimento necessario perchè il seme germini e il germe si impianti stabilmente.

Leguminose e flatulenza:
Un problema delle leguminose è l'aumento della flatulenza intestinale (o gas) e del disagio intestinale. La maggior parte degli esseri umani emette quotidianamente gas intestinale, per un volume totale di circa mezzo litro. Circa metà del gas è aria inghiottita, e un altro 40% è biossido di carbonio prodotto dai batteri intestinali. Il 10% che rimane è un misto di idrogeno, metano, composti solforati e sottoprodotti batterici come indoli, scatoli, ammoniaca e solfuro di idrogeno. Quest'ultima frazione è responsabile dell'odore sgradevole. I fagioli bianchi di Spagna producono i gas più sgradevoli, le arachidi i meno fastidiosi.
La produzione di gas intestinale può esser ridotta se i semi vengono cotti o fatti germinare nel modo giusto. Anche l'uso di particolari spezie (come l'anice, il dragoncello, lo zenzero) aiuta a eliminare il gas intestinale.

La cottura delle leguminose secche:
Anche se molte leguminose sono a disposizione in scatola, già precotte, cuocerle in casa offre molti vantaggi economici e salutari. Con lo stesso prezzo di una lattina potete cuocervi in casa una quantità di fagioli tre volte superiori.
per preparare le leguminose secche, è bene tenerle a bagno per una notte nella giusta quantità d'acqua.

PER FAGIOLI BORLOTTI 4 tazze d'acqua
PER FAGIOLI CON L'OCCHIO 3 tazze d'acqua
PER CECI 4 tazze
PER FAGIOLI BIANCHI DI SPAGNA 3 tazze
PER LENTICCHIE 3 tazze
PER FAGIOLI DI LIMA 2 tazze
PER PISELLI 3 tazze
PER SOIA 4 tazze

E' meglio mettere la ciotola in frigo per prevenire fermentazioni. in genere l'ammollo riduce moltissimo il tempo necessario per la cottura.
Se non è possibile tenere a bagno le leguminose per tutta la notte, c'è un sistema alternativo: mettete le leguminose secche in una pentola con l'acqua necessaria; per ogni tazza di legumi aggiungete un quarto di cucchiaino di bicarbonato; portate a bollore e fate bollire per almeno 2 minuti; poi spegnete e lasciate riposare per almeno un'ora. Il bicarbonato ammorbidisce le leguminose e contribuisce a spezzare le fastidiose sostanze coinvolte nella fermentazione.
Dopo l'ammollo, i fagioli vanno mescolati con precauzione, per non romperli. E' possibile anche usare la pentola a pressione.



mercoledì 16 gennaio 2013

INFLUENZA: cosa mangio e cosa bevo?




venerdì 11 gennaio 2013

Studio condotto sulla Riflessologia Plantare... Importanti risultati...


Con estrema soddisfazione riporto i risultati di uno studio scientifico randomizzato – probabilmente il primo dedicato alla riflessologia del piede – che ha coinvolto tredici cliniche oncologiche statunitensi. 
Un campione di 385 donne con tumore al seno in fase avanzata, sottoposte a chemioterapia e/o a terapia ormonale, sono state suddivise in tre gruppi: il primo ha ricevuto varie sessioni di riflessologia del piede, il secondo massaggi “comuni” dei piedi e il terzo nessun trattamento aggiuntivo alla terapia farmacologica. Le partecipanti allo studio sono state intervistate dopo 5 e 11 settimane dall’inizio del trial. Il gruppo sottoposto alla riflessologia del piede ha manifestato una riduzione degli episodi di dispnea, dando così credito alla teoria che la riflessologia del piede migliora la respirazione, spesso difficoltosa nelle donne in trattamento farmacologico per il tumore del seno. “Abbiamo sempre considerato la riflessologia del piede niente più che un massaggio rilassante, dai dubbi benefici” ha commentato Gwen Wyatt, coordinatrice dello studio. “Oggi però, di fronte a questo risultato, dobbiamo rivedere le nostre posizioni, ammettendo che questo tipo di massaggio può davvero portare un beneficio alle pazienti con tumore, perlomeno migliorando la qualità della loro vita.



Per saperne di più:



LA STORIA DI PILATES....

http://www.youtube.com/watch?v=oHwwcPy33NQ&feature=player_detailpage

IL BLOG DELLA CUCINA CONSAPEVOLE

www.ilpastonudo.it