Comincio col precisare che non ogni febbre è influenza: i virus sono molti e quello dell'influenza è uno solo a stagione, bene o male individuato. Ma quasi sempre un attacco febbrile di origine sia virale che batterica, trascina con sé un senso di nausea che impedisce una vera alimentazione. Per non parlare di altre manifestazioni come un'irritazione del colon con diarrea. Spesso infatti il germe infettivo non si limita alle mucose respiratorie ma aderisce anche alle mucose dell'apparato digerente. Tra l'altro, ogni alterazione dei centri di termoregolazione e rialzo della temperatura corporea provoca un'irritazione del nervo vago, il decimo nervo cefalico (che ha origine nel cervello). E' il nervo che appunto vaga anche lungo l'apparato digerente.
Per prima cosa, bisogna bere molto: l'aumento della temperatura dovuto alla febbre aumenta le richieste d'acqua da parte dell'organismo. Molto utili le tisane calde: il vapore che emanano produce un effetto di sollievo per le mucose del naso e della gola. Indispensabili le spremute di arancia e di limone per l'apporto di vitamine che aumentano la difesa dell'organismo. In caso di germe virale, infatti, l'organismo deve fare tutto da solo.
Le tisane vanno arricchite con del miele di acacia, oppure a seconda del disturbo prevalente, si può pensare ad un miele di tiglio, di tarassaco, di eucalipto che ad ogni modo danno un grande nutrimento e soprattutto un hanno potente antinfettivo.
Mangiare alimenti semplici, facilmente digeribili, che impegnino poco sia le ghiandole dello stomaco che la bile, secreta dal fegato o gli enzimi pancreatici. Pesci e carni magre, prosciutto e bresaola, formaggi leggeri e freschi: le proteine sono i costituenti essenziali degli anticorpi. Pasta e riso (specie nel colon irritato) ma con poco condimento. Pochissimi grassi, da evitare poi i dolciumi, il cioccolato e le creme.
Consigliati i brodi che forniscono sali minerali e proteine; arricchiti magari con pastina o riso per aumentare l'apporto di zuccheri.
Per prima cosa, bisogna bere molto: l'aumento della temperatura dovuto alla febbre aumenta le richieste d'acqua da parte dell'organismo. Molto utili le tisane calde: il vapore che emanano produce un effetto di sollievo per le mucose del naso e della gola. Indispensabili le spremute di arancia e di limone per l'apporto di vitamine che aumentano la difesa dell'organismo. In caso di germe virale, infatti, l'organismo deve fare tutto da solo.
Le tisane vanno arricchite con del miele di acacia, oppure a seconda del disturbo prevalente, si può pensare ad un miele di tiglio, di tarassaco, di eucalipto che ad ogni modo danno un grande nutrimento e soprattutto un hanno potente antinfettivo.
Mangiare alimenti semplici, facilmente digeribili, che impegnino poco sia le ghiandole dello stomaco che la bile, secreta dal fegato o gli enzimi pancreatici. Pesci e carni magre, prosciutto e bresaola, formaggi leggeri e freschi: le proteine sono i costituenti essenziali degli anticorpi. Pasta e riso (specie nel colon irritato) ma con poco condimento. Pochissimi grassi, da evitare poi i dolciumi, il cioccolato e le creme.
Consigliati i brodi che forniscono sali minerali e proteine; arricchiti magari con pastina o riso per aumentare l'apporto di zuccheri.
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